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del sacchetto. Domandiamo, quindi, di provare a descriverle men-
tre noi, in base alle loro informazioni, le riproduciamo sulla lavagna.
Al termine, estraiamole dal sacchetto per verificare che la forma
da loro descritta e da noi riprodotta coincida con quella effettiva.
Successivamente, scriviamo sulla lavagna le nuove lettere scoperte
e osserviamo insieme le loro caratteristiche e gesti grafici neces-
sari per riprodurle (linee verticali, orizzontali, oblique, curve).
FASE dello SVILUPPO
Giochi con le coppie minime
È importante far lavorare i bambini sull’aspetto uditivo delle pa-
role: pronunciamo due termini per volta e chiediamo agli alunni
se li percepiscono uguali o diversi. Diciamo, ad esempio, “tane”
e “pane”, “lama” e “lana”, “mano” e “nano”, e così via. Prima
pronunciamo parole di senso compiuto, poi passiamo a coppie di
“non parole” (ad esempio, “brao” e “prao”), tra le quali cambia
solo la lettera iniziale. Successivamente, aumentiamo il grado di
difficoltà: diciamo a voce alta un termine, ad esempio “duna”, e
poi invitiamo i bambini a sostituire la prima lettera con un’altra da
noi indicata, ad esempio L. Quindi chiediamo:
4 Quale nuova parola si forma? (In questo caso, “luna”)
Riflettiamo insieme su quanto sperimentato per formalizzare che,
in alcuni casi, se si cambia anche solo una lettera di una parola se
ne ottiene un’altra con significato diverso (coppia minima).
Una coppia minima è formata da due parole della stessa lin-
gua che differiscono per una sola lettera.
NUOVO NEWS n. 226 novembre 2021 3