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Alunni di origine straniera
di Lucia MADDII
Dirigente scolastica
I
Imparare l’italiano L2 giocandomparare l’italiano L2 giocando
momenti dedicati al gioco rappresentano sempre in diverse varianti (una è la seguente: “Regina reginella,
I un’ottima occasione per favorire la socializzazione quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello tanto
degli alunni e l’uso della lingua in un contesto spontaneo. grande e tanto bello?”). La regina dovrà rispondere dando
Se le nostre classi accolgono alunni stranieri neoarrivati indicazioni su quanti passi e su quale andatura di animale
o comunque scarsamente italofoni, e quindi in difficoltà il compagno dovrà eseguire, ad esempio “Cinque passi da
nell’interagire con i compagni nei momenti di gioco li- leone” oppure “Due passi da giraffa”.
bero, come ad esempio durante la ricreazione, possiamo Alcuni giochi, oltre alla lingua, stimolano la memoria e
proporre alcuni giochi utili anche per lo sviluppo della l’attenzione, come il gioco Simone dice (Simon says).
lingua italiana. Oltre a facilitare le relazioni fra pari e il L’insegnante dà indicazioni sulle azioni da eseguire (ad
consolidamento degli schemi motori di base, i giochi con- esempio “Simone dice… alza le braccia!”) rendendole via
sentono infatti di impiegare la lingua italiana in situazioni via più complesse (“Simone dice… alza le braccia, tocca
concrete, ludiche e quindi motivanti. Vediamo di seguito, il naso e poi batti i piedi!”). Gioco utile per consolidare la
a titolo esemplificativo, alcuni di questi giochi: molti sono conoscenza di alcuni verbi e dei nomi delle parti del corpo,
già conosciuti dai bambini, altri sono da riscoprire, altri può essere proposto con delle varianti aggiungendo, ad
ancora possono essere inventati o adattati dai docenti in esempio, nomi di oggetti o del corredo scolastico (“Simone
relazione alle proprie classi. Partendo dai classici giochi dice… prendi la penna e fai un salto”).
possiamo proporre Lupo mangia frutta o Strega comanda Un altro gioco che si può proporre ricorda il più noto Nomi,
colore, sia nella loro forma tradizionale sia con adattamenti cose, città…. L’insegnante, in piedi davanti ai bambini
in funzione delle varie esigenze didattiche, per riprendere anch’essi in piedi, usando una formula sempre uguale, ad
e sviluppare il lessico di base. Ad esempio Lupo mangia esempio “Io conosco cinque nomi di… animali!” (oppure
frutta, utile per consolidare o ampliare il lessico relativo di colori, cibi, ecc.), lancia una palla a un bambino il
alla frutta, può essere variato in Lupo mangia tutto, dove il quale deve denominare un animale e poi rilanciare la palla
lupo vorrà divorare vari cibi (come pasta, pane, biscotti...). all’insegnante che subito la passerà a un altro bambino
Strega comanda colore può variare in Strega comanda che dovrà denominare un altro animale, e così via fino a
forme geometriche: i bambini dovranno in questo caso ottenere i cinque nomi. Il gioco prosegue con l’insegnante
cercare nell’ambiente la forma denominata e toccarla per che formula una nuova richiesta, ad esempio “Io conosco
non essere catturati dalla strega. cinque nomi di… cibi!” Per velocizzare il gioco diamo un
Un gioco da riscoprire è Regina reginella, utile per conso- tempo massimo per dire il nome; trascorso il termine pos-
lidare numeri e nomi di animali. Un bambino interpreta la siamo consentire l’aiuto di un compagno che può suggerire
regina mentre i compagni, disposti su una linea di partenza, all’amico la parola, rendendo così il gioco cooperativo e
dovranno recitare a turno una breve filastrocca reperibile non competitivo.
NUOVO NEWS n. 249 aprile 2024 11