Page 26 - Nuovo Gulliver News- Rivista Febbraio 256- Demo Rivista cartacea
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                                 MUSICA                                                          2-3





          di Simona FASSINI FAZIOSimona FASSINI FAZIO












           Dalla progettazione                                  preti, ad esempio:
                                                                3   apertura delle braccia  suonare forte;
           OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO                           3   braccia conserte  suonare piano;
           •  Utilizzare strumenti sonori in modo creativo e consapevole.  3   indicare un bambino  far suonare soltanto quello stru-
           •  Rappresentare eventi sonori attraverso sistemi simbolici non
            convenzionali.                                        mento;
                                                                3   pugni  silenzio.
           COSA VERIFICARE
           •  Esegue semplici sequenze sonore con gli strumentini.  Condivisi i gesti e i relativi significati musicali, dirigiamo
           •  Assegna un significato sonoro a simboli individuati collet-  l’orchestra di classe per poi passare il nostro ruolo a un
            tivamente.
                                                                alunno a turno.
           CONNESSIONI
           Educazione Civica: il rispetto delle regole.
                                                                    I soliti strumenti, non più soliti
                                                                Proponiamo ai bambini di cercare nuovi suoni che gli stru-
          Evviva l’orchestra di classe!                         mentini possono produrre attraverso un momento di libera
                                                                improvvisazione collettiva. Al termine della sperimenta-
             I soliti strumenti                                 zione, ascoltiamo gli esiti individuati e proponiamo di pro-
          Addossiamo i banchi alle pareti e facciamo sedere i bam-  gredire ulteriormente sulla strada delle innovazioni sonore
          bini al centro dell’aula, quindi distribuiamo gli strumentini   applicando agli strumenti effetti nuovi, a patto di non dan-
          musicali didattici. Assicuriamoci che tutti denominino cor-  neggiarli. Ad esempio, verifichiamo insieme l’effetto che fa:
          rettamente gli oggetti sonori che stiamo distribuendo e li   3   sostituire uno dei due legnetti con una matita;
          sappiano impugnare e utilizzare per produrre suoni. Proce-  3   percuotere la membrana del tamburello lasciandovi ca-
          dendo per piccoli turni di circa un minuto, facciamo improv-  dere sopra una gomma;
          visare liberamente la classe e promuoviamo, allo scadere   3   suonare un triangolo con un pennarello.
          di ciascun intervallo di tempo, lo scambio degli strumenti,
          così che tutti abbiano la possibilità di cimentarsi nella libera    Sinfonia disegnata
          invenzione con tutti gli oggetti sonori. Al termine dell’atti-  Sulla scorta di quanto fatto con i gesti della direzione dell’or-
          vità, avviamo una conversazione collettiva finalizzata al   chestra di classe, suggeriamo ai bambini di inventare e dise-
          confronto e alla condivisione delle esperienze svolte:   gnare sia sulla lavagna sia sul quaderno una serie di simboli
          4   Quale strumento avete preferito? Perché?          che rappresentino le intenzioni musicali che desideriamo
          4   Quale non scegliereste mai? Perché?               eseguire. Optiamo per simboli semplici (figure geometriche,
                                                                strumentini stilizzati, linee, ecc.) che, definita la legenda,
             I soliti strumenti… ben organizzati                proviamo immediatamente a utilizzare per comporre e poi
          Proponiamo alla classe una variante del gioco svolto nell’at-  suonare brevi invenzioni musicali sempre differenti. Proce-
          tività precedente, apportandovi alcune significative varianti   diamo in entrambe le direzioni: inventare prima la partitura
          tenendo conto delle considerazioni emerse nella conver-  e poi provare a eseguirla, trasformandola in suoni, oppure
          sazione sull’improvvisazione. Per rendere l’esecuzione più   co-costruire prima una sequenza sonora, che poi proviamo a
          comprensibile e bella da un punto di vista musicale, dob-  trascrivere nella notazione informale che abbiamo inventato.
          biamo organizzarla. Stabiliamo, perciò, le dovute relazioni
          fra gesto del direttore d’orchestra e significato per gli inter-  RISORSE ONLINE SU MYGULLIVER.IT



                                                                       NUOVO         NEWS n. 256 febbraio 2025  237
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