Page 23 - DEMO Leggendari romani
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               avessi ragione allora... allora questi bambini che te-
               niamo in braccio sono unici e non mi stupirei se aves-

               sero qualche parente tra gli dei dell’Olimpo – affermò
               convinta Laurenzia.

               Faustolo rimase a riflettere per qualche minuto prima
               di riprendere a parlare:

               – Può darsi che tu abbia ragione. Che dobbiamo fare
               noi adesso?

               – Ma che domande fai! Li portiamo in casa e, mentre
               io li lavo e li avvolgo ciascuno in una pezza di lana,

               tu mungerai una delle tue capre o una delle tue pe-
               core, così questi giovanotti avranno latte fresco per

               cena.
               – E poi?

               – Poi ci penseremo; l’unica cosa che so con certez-
               za è che resteranno nella nostra casa e cresceranno

               con noi. Giunone, la dea delle mamme, mi ha regala-
               to questi piccoli da crescere e io li crescerò come se

               fossero figli miei.
               Il pastore e la moglie si sorrisero soddisfatti: la pensa-

               vano allo stesso modo.
               La sera mentre i bambini dormivano beatamente su

               una pelle di pecora, Faustolo e Laurenzia ripresero a
               parlare tra loro.
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