Page 26 - DEMO Leggendari romani
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            il momento di rivelare ai ragazzi la loro origine.
            Lo fece una sera, davanti al fuoco del braciere, con

            Laurenzia che piangeva.
            La donna sapeva che dopo quella rivelazione niente

            sarebbe rimasto uguale: i suoi ragazzi sarebbero an-
            dati incontro al destino che gli dei avevano preparato

            per loro.
            E nel destino di Romolo e Remo non c’era posto per

            un povero pastore e sua moglie.
            Faustolo raccontò tutto, del loro ritrovamento, della

            lupa che li aveva allattati, delle chiacchiere che aveva
            sentito sussurrare in città.

            Intanto  nella  città  di  Alba  Longa  nessuno  sapeva
            dell’esistenza di Romolo e Remo.

            Rea Silvia  era  stata  tolta di mezzo, Numitore, loro
            nonno, era ancora in prigione, Amulio sedeva sul tro-

            no con immensa soddisfazione.
            I due poveri schiavi che avevano calato i gemelli nel

            Tevere  erano  misteriosamente  scomparsi  e Amulio
            viveva nella convinzione che i gemelli fossero in fon-

            do al fiume.
            Fu quindi una sorpresa amara per lui trovarseli davanti.

            Due giovani uomini uguali come due gocce d’acqua,
            forti e determinati, accompagnati da un pugno di pa-
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