Page 25 - DEMO Leggendari romani
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               bene dal dirlo.
               Le spie di Amulio erano ovunque e bastava una paro-

               la di troppo per condannare a morte quei bambini dei
               quali ormai si sentiva responsabile.

               Se  ne  tornò  alla  capanna  portandosi  il  segreto  nel
               cuore.

               Gli anni passarono uno dopo l’altro e i gemelli Romo-
               lo e Remo divennero adulti; consideravano Faustolo

               il loro padre e Laurenzia la madre e avevano per i
               genitori grande rispetto.

               Laurenzia li accarezzava con gli occhi ed era orgo-
               gliosa di chiamarli, nei discorsi che faceva con le al-

               tre donne, “i miei due ragazzi”.
               Romolo e Remo lavoravano duramente: portavano il

               gregge al pascolo, tosavano le pecore, mungevano e,
               quando avevano un momento libero, giocavano tra di

               loro a combattere, usando bastoni come fossero spade,
               oppure si impegnavano caparbiamente nella lotta.

               Non sapevano nulla delle loro origini ma, per la forza
               e l’intraprendenza che dimostravano, erano assai di-

               versi dagli altri giovani pastori.
               Nessuno dei due aveva mai paura.

               Faustolo vedeva quanto i suoi figli adottivi fossero
               diversi dagli altri pastori e si rese conto che era giunto
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