Page 29 - DEMO Leggendari romani
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                – È il posto giusto, ci sono i colli, c’è la pianura e c’è
                il fiume – spiegò Remo agli altri uomini.

                – Ben detto fratello! – lo elogiò Romolo – In questo
                luogo c’è anche la possibilità di guadare il grande

                fiume abbastanza facilmente.
                – Sì, e se ci pensate vi renderete conto che ciò sarà un

                vantaggio per la nuova città. Da qui passeranno tron-
                chi e lana diretti verso il mare e le città etrusche...

                – Vero! Dal mare verso la campagna sarà fiorente il
                commercio del sale che, come diceva nostra madre

                adottiva, è essenziale per conservare il cibo. Sono
                d’accordo con te, fratello mio, la nostra città sorgerà

                proprio qui.
                In  verità  quella  fu  l’ultima  volta  in  cui  Romolo  e

                Remo furono d’accordo su qualcosa. Da quel mo-
                mento in poi i fatti si complicarono enormemente!

                – Dobbiamo dare un nome alla nostra città – disse
                Remo.

                – Dobbiamo anche stabilire chi tra noi due sarà re –
                disse Romolo.

                Un pastore fece una proposta che di solito funzionava:
                – Il primogenito avrà il diritto di scegliere il nome

                della città e di governarla.
                – Bell’idea! Ma noi siamo gemelli, non c’è un pri-
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