Page 16 - DEMO Un mondo di parole classe 4
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1.1 APPROCCIO METODOLOGICO

                    Saper ascoltare richiede due capacità di base:
                    •  saper prestare attenzione e sapersi concentrare sul messaggio che si sta rice-
                      vendo;

                    •  avere un atteggiamento comunicativo aperto verso l’altro.
                    le due capacità non sempre sono innate, non sempre sono favorite dalle circo-
                    stanze ambientali. Nei ragazzi del nostro tempo le occasioni per essere “distratti”
                    sono innumerevoli: i mezzi audiovisivi, l’uso delle cuffiette dell’iPod perennemente
                    inserite nelle orecchie, i giochini elettronici, gli SMS e le chat catturano l’attenzio-

                    ne e li distolgono dal resto del mondo. In quanto poi alla comunicazione verbale
                    con l’altro, va tutto bene quando l’interlocutore è un coetaneo, ma se si tratta di
                    un adulto (genitore o educatore) l’interesse e la disponibilità cominciano a venir

                    meno. Il compito di educare all’ascolto i nostri alunni non è dunque facile, ma,
                    come si diceva prima, non è nemmeno impossibile.
                    Si tratta di mettere in atto strategie educative che suscitino il loro interesse e la loro
                    curiosità. Proseguendo il cammino già intrapreso sin dalla prima classe , i ragazzi
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                    dovrebbero già essere giunti a un buon livello di capacità di ascolto.

                    Ora, essendo più grandi e responsabili, possiamo coinvolgerli in modo più perso-
                    nale e partecipativo in questo tipo di attività.
                    Come primo impegno possiamo chiedere loro di compilare un questionario, con

                    il quale dovranno indagare sulla loro capacità di ascolto. la traccia si trova nella
                    scheda laboratorio n. 1. Distribuiamo la fotocopia della scheda a tutti gli alunni
                    e avvertiamoli che non dovranno mettere il loro nome, pertanto le risposte reste-
                    ranno anonime. Il risultato dell’indagine ci darà l’opportunità di parlare dell’argo-
                    mento (e, quindi, di ascoltarsi a vicenda).

                    Terminata la compilazione del questionario, lo ritiriamo e ne esaminiamo con cal-
                    ma i risultati, in base ai quali condurremo una conversazione su come si diventa
                    buoni ascoltatori.

                    Organizziamo quindi un circle-time seguendone le regole che lo caratterizzano  e
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                    disponiamoci ad argomentare sul tema dell’ascolto.
                    la traccia della conversazione è riportata nella scheda laboratorio n. 2; ci sarà
                    utile per far riflettere ulteriormente gli alunni sulla necessità di imparare ad ascol-
                    tare in determinati momenti della giornata scolastica, e non solo scolastica.

                    la utilizzeremo quindi per condurre la conversazione.
                    Prendiamo nota delle osservazioni più interessanti e mirate, per poter successiva-
                    mente fissare, in un cartellone murale, le “norme del buon ascolto”.


                    3. Si vedano i capitoli dedicati all’ascolto dei primi tre volumi di Un mondo di parole. In particolare nel terzo volume si troveranno indicazioni sull’ascolto
                    attivo, passivo e selettivo.
                    4. Il tema delle strategie utilizzate per confrontare e condividere una serie di opinioni (circle-time, problem solving e role playing) è stato ampiamente
                    trattato nei volumi di prima e seconda classe di Un mondo di parole, cui si rimanda per approfondimenti.
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