Page 15 - DEMO Un mondo di parole classe 4
P. 15

che consente di leggere in modo efficace.
                  Infatti l’ascoltare e il leggere sono due processi che richiedono la medesima
                  attività mentale. In entrambi i casi nella mente di chi ascolta, e di chi legge, si
                  realizza lo stesso processo necessario per saper cogliere il pensiero che è die-
                  tro il messaggio ascoltato o letto. Chi ascolta, così come chi legge, deve saper
                  “tradurre” il significato delle parole ascoltate e lette.
                  “Nell’ascoltare, come nel leggere, è necessario saper individuare i punti che,
                  nell’intenzione di chi parla o scrive, sono più importanti. [...] Nella maggior parte
                  dei discorsi, parlati o scritti, il numero di informazioni veramente importanti è
                  relativamente piccolo: sta a chi ascolta o legge scoprirle e dar loro il dovuto
                  rilievo nella propria mente, separandole da tutte le osservazioni contestuali
                  che possano avere valore riempitivo, di transizione o di semplice elaborazione
                  e amplificazione di quanto affermato. [...] Quanto prima si riesce a scoprire, da
                  parte di chi ascolta, il fulcro di tutto il discorso nelle intenzioni di chi parla, tanto
                  più facilmente si riesce a distinguere ciò che è più importante da ciò che lo è
                  meno. ”
                         2

                  Vi  è  comunque  una  differenza  sostanziale  tra  l’attività  del  leggere  e  quella
                  dell’ascoltare – prosegue l’autore – “un testo scritto può essere sempre letto
                  e riletto senza alcun limite di tempo per migliorarne la comprensione e per
                  potersene formare un giudizio critico.
                  Un discorso invece viene pronunciato entro precisi limiti di tempo, può essere
                  ascoltato una sola volta e il ritmo d’ascolto è imposto da chi parla” (op.cit).


                  Le conclusioni da trarre sono evidenti: alla scuola si richiede la massima atten-
                  zione nell’educare i ragazzi all’ascolto, attività che non consiste solo in un pro-
                  cesso dinamico nel dare un significato alle parole captate dall’udito, ma anche
                  e soprattutto nel valutarne i significati, il tono di voce, la fluenza e la coerenza
                  del messaggio, nonché la postura, il modo di porsi, l’espressione del volto, la
                  gestualità. Detto in altre parole, educare all’ascolto significa prestare attenzio-
                  ne al messaggio nella sua globalità.


                  Obiettivo non facile, ma possibile!




















                  2. M. J. Adler “Saper parlare, saper ascoltare”, op. cit.


                16





       GUIDA ITA cl IV_4^rev autrice_1 2 e 3 cap.indd   16                                                      23-12-2011   10:08:34
   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20