Page 18 - DEMO Un mondo di parole classe 3
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I.I APPROCCIO METODOLOGICO
Invitare gli alunni al silenzio e all’ascolto non è facile, perché il contesto del
nostro tempo, intessuto di suoni, rumori e immagini, invita alla distrazione e alla
superficialità.
Aumenta, nelle classi, il numero di bambini, ragazzi e adolescenti svogliati, distratti,
negligenti, indifferenti, che i docenti invano tentano di interessare e di “recuperare”
con interventi ed esercitazioni suppletive e che finiscono poi “bollati” da voti
scadenti e giudizi poco lusinghieri.
Tutto è perduto, dunque?
Non tutto se facciamo loro recuperare l’autoconsapevolezza delle emozioni e
delle sensazioni che sembrano aver perduto, cercando di stabilire un clima di
accoglienza e di complicità, facendoli diventare attori e non semplici spettatori
dell’azione educativa.
Dobbiamo condurli per mano alla ricerca di se stessi, della loro identità, della
ricchezza del loro essere e del loro vivere.
Dobbiamo tentare di farli uscire dal ritmo serrato della quotidianeità fatta di corse
e di affanni tra scuola, palestra, festicciole di compleanni, lezioni di piano e di
chitarra per far ritrovare loro, magari proprio in classe, un ambiente sereno dove
il tempo scorre sì, ma è piacevolmente vissuto nel susseguirsi senza fretta e senza
ansie di attività gradevoli e gratificanti.
Un tempo in cui si trova e si rivaluta anche il silenzio.
Una strada possibile da percorrere è l’invito a ri-conoscersi per conoscere le proprie
potenzialità nascoste, a entrare, per così dire, in se stessi per comprendere chi e cosa
si è, quali pregi e quali difetti si posseggono, come modificare in meglio i propri lati
negativi, come esaltare quelli positivi.
È un tentativo; non sempre possiamo dare per scontato un risultato lusinghiero,
ma è pur sempre un tentativo.
Per raggiungere questo obiettivo facciamo sperimentare ai bambini alcune
attività liberamente ispirate alla tecnica del training autogeno: senza voler essere
psicoterapeuti, giochiamo con gli alunni alla ricerca del silenzio e alla scoperta
delle potenzialità emotive, fantastiche, creative di cui tutti siamo portatori
inconsapevoli e che non aspettano altro che essere liberate.
1.1.1 SPERIMEnTARE IL SILEnzIO ATTRAvERSO L’ASCOLTO DEL
RESPIRO
Il respiro è un atto semplice e involontario, dal quale dipende la vita. Il pianto del
neonato nel momento in cui viene alla luce non è altro che la prima attività dei
polmoni che si aprono all’immissione dell’aria; da quel momento in poi respirare
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