Page 19 - DEMO Un mondo di parole classe 3
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diventa un’attività autonoma e semplice di cui il bambino non si rende nemmeno
conto.
Conduciamo gli alunni alla scoperta che nell’ordinario c’è anche lo straordinario:
il nascere e il tramontare del sole, il ripetersi di eventi, il ritorno delle attività usuali,
l’alternarsi della pioggia e del sereno, l’uscire e l’entrare da scuola non sono eventi
scontati, ma straordinariamante importanti e necessari per ciascuno di noi.
La stessa cosa avviene per il respiro: sembra che non ci sia, o che la sua presenza
sia ininfluente, ma senza il respiro non saremmo vivi.
Nei momenti di stress, di paura, di intensa emozione, il ritmo del respiro aumenta
così come aumentano i battiti cardiaci, per ritornare poi alla normalità passato il
momento di dolore o di gioia.
Uno degli esercizi che possiamo condurre con i bambini è l’ascolto del respiro,
come viene suggerito dalla scheda laboratorio n. 1.
Al termine dell’attività, che non deve superare nella prima parte i 10 minuti,
valutiamo negli elaborati dei ragazzi l’uso dei colori, la scelta delle parole, la
completezza degli elaborati stessi per capire quanto l’attività sia stata apprezzata,
per poterla riproporre con qualche variante (l’aggiunta di un sottofondo musicale
che inviti alla calma, utilizzando brani di musicoterapia, come suoni della natura e
melodie al pianoforte).
Serviamoci di questa attività ogni volta che vogliamo creare un clima di
rilassamento, tranquillità, silenzio, ma senza abusarne, altrimenti perderebbe di
significato.
1.1.2 IL COnTROLLO DELLE EMOzIOnI
Il controllo del proprio respiro porta anche a una forma di autocontrollo e
autodisciplina. Ricordiamo ai ragazzi che quando si trovano in situazioni di stress
(un litigio con i compagni, una reazione di paura, di spavento, di rabbia...) possono
calmare il loro respiro ricorrendo al suo controllo.
Prima di reagire impulsivamente, un autocontrollo delle proprie sensazioni aiuta a
dominare scatti di rabbia o di debolezza.
Non è semplice, ma con un po’ di buona volontà ci si può riuscire.
A questo scopo utilizziamo il racconto proposto dalla scheda laboratorio n. 2.
Alla sua lettura facciamo seguire alcune osservazioni e riflessioni. Invitiamo poi gli
alunni, dopo la conversazione, a scrivere su un foglio l’elenco delle occasioni in
cui hanno provato un momento di rabbia e hanno reagito in maniera impulsiva,
senza riflettere.
Solo dopo che avranno eseguito la consegna, diremo che non devono leggerlo ad
alta voce, né consegnarcelo. Dovrà rimanere un loro segreto. Averlo scritto può
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