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        setto di terracotta capovolto. Facciamo quindi ripetere l’opera-

        zione con tutti gli oggetti forniti (facciamo battere la biglia solo

        con il martello).

        Al termine, avviamo una conversazione e conveniamo che tutti

        i materiali hanno risposto alle sollecitazioni in base alle proprie

        caratteristiche: il legno e la terracotta, che si sono bucati e un

        po’ scheggiati ma non si sono rotti, sono corpi rigidi; la plastica

        e il vetro, che si sono rotti facilmente, sono corpi rigidi ma fra-

        gili; il metallo e il sasso, che si scalfiscono appena, sono rigidi

        e robusti.

        Aggiungiamo che i materiali si possono classificare anche in base

        al loro comportamento a contatto con i liquidi: se non lasciano

        passare i liquidi (plastica, gomma) sono impermeabili, se li la-

        sciano passare (legno, stoffa) sono permeabili.




            Proprietà in ordine

        Riorganizziamo la classe in gruppi e mettiamo a disposizione di

        ogni team una siringa priva di ago, qualche piccolo sassolino

        (che possa entrare nel tubicino della siringa) e un bicchierino

        con 5 ml d’acqua.

        Invitiamo i bambini, a turno, a mettere il sassolino nella siringa

        e a tappare con un dito la parte in cui andrebbe l’ago; poi, fac-

        ciamo ripetere l’esperimento con l’acqua al posto del sasso e, in-

        fine, con la siringa “vuota”, ovvero riempita solo d’aria.



         4    Avete potuto comprimere tutto?


        Guidiamoli a riflettere sul fatto che, nonostante spingano con forza,




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