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        lo stantuffo si sposta appena solo quando la siringa contiene aria.

        Quindi, proiettiamo alla LIM un’immagine che mostra la struttura

        dei tre stati della materia (v. figura n. 3) ed evidenziamo che, poi-

        ché nelle sostanze aeriformi le particelle sono molto distanti tra

        loro, l’azione dello stantuffo                      FIGURA n. 3

        le avvicina facendo occupare

        loro uno spazio minore.

        Questi tipi di sostanze si di-

        cono comprimibili.

        Se interrompiamo la spinta

        dello stantuffo, l’aria si com-

        porta come una molla: prima

        si lascia comprimere, poi, liberata, torna alla forma iniziale. Le par-

        ticelle, infatti, si allontanano e occupano tutto lo spazio guada-

        gnato, mostrando un’altra proprietà dell’aria: l’elasticità.

        Facciamo poi notare che il sassolino, nonostante la pressione

        dello stantuffo, ha mantenuto la stessa forma e ha occupato lo

        stesso spazio.

        Il sasso, infatti, è un solido e le sue particelle, a causa dei loro le-

        gami molto forti, non possono quasi muoversi.

        Evidenziamo che anche nel caso dell’acqua non si modificano né

        lo spazio occupato dal liquido né la forma acquisita nella siringa.

        Le particelle dei liquidi, infatti, possono scivolare le une sulle al-

        tre, adattandosi alla forma del recipiente che le contiene, ma non

        possono essere costrette in uno spazio più piccolo.

        Conveniamo insieme che anche i liquidi, come i solidi, sono in-

        comprimibili. Per una verifica consegniamo la scheda n. 1, in cui




                                                                  NUOVO         NEWS n. 226 novembre 2021    7
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