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qualunque origine sociale, beneficiano di un apprendimento esplicito

        e più precoce imparando le corrispondenze tra lettere e suoni del
        linguaggio» (Dehaene, 2009, p. 381). Tutto ciò a fronte di una straor-

        dinaria opportunità che invece la lingua italiana offre a confronto di
        quella di altri Paesi. Rivolgendosi al nostro Paese aggiunge: «I nostri

        amici italiani non incontrano le stesse difficoltà [rispetto al francese]. La
        loro lingua è infinitamente più trasparente: a ogni lettera corrisponde

        uno e un solo suono, tanto che quasi non esistono parole irregolari
        in italiano – basta qualche mese di apprendimento per riuscire a leg-

        gere praticamente tutte le parole. I vantaggi sono notevoli: i bambini
        italiani non solo hanno punteggi (score) di lettura con qualche anno

        di anticipo rispetto ai bambini francesi (...), soffrono più raramente
        di dislessia» (ivi, p. 37).



           RICERCHE SPERIMENTALI IN CAMPO NAZIONALE

        Come si insegna oggi a leggere e scrivere ai bambini in Italia? È una
        domanda che tutti, insegnanti, genitori e decisori istituzionali, dovreb-

        bero porsi. Ha implicazioni rilevanti per tutti i bambini, non solo per
        l’importanza dell’apprendere a leggere e scrivere in sé, ma anche, in

        senso più generale, per il fatto che questo primo apprendimento for-
        nisce un imprinting trasferibile agli altri percorsi che la scuola offrirà

        per avvicinare il bambino agli altri domini strutturati del sapere che
        la scolarizzazione comporta.

        In Italia, com’è noto, le ricerche sperimentali sono rare; tuttavia esi-
        stono evidenze affidabili sui vantaggi dei metodi fono-sillabici o

        sillabico-fonici condotti secondo criteri di progressività e sistemati-
        cità razionale, rispetto a quelli globali-analitici o ad altre soluzioni

        diffuse nella scuola.
        Luciana Ventriglia, che da molti anni sta applicando una metodolo-

        gia fono-sillabica, ha accumulato nel tempo significative esperienze
        confrontando i risultati dei bambini che hanno seguito l’approccio

        da lei proposto con i punteggi medi conseguiti da altre scuole (Ven-
        triglia, 2016). Una rigorosa ricerca sperimentale sull’efficacia di un

        approccio sillabico, condotta da Roberto Padovani et al. (2018), ha
        evidenziato rilevanti vantaggi del gruppo sperimentale rispetto al

        gruppo di controllo.


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