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Ambiente di apprendimento
di Luisa BARTOLI
Dirigente scolastica
Progettare lo spazio
Progettare lo spazio
in funzione educativa
in funzione educativa
o spazio «ospita, rende possibile, definisce le diverse «La connettività riguarda la possibilità di mantenere
Ltipologie di attività e di movimenti che si realizzano in connessioni nel tempo, tra le persone, gli ambienti in
un contesto scolastico. cui vivono e gli spazi, attraverso diverse forme e modi,
In questi termini, lo spazio va considerato a tutti gli effetti reali e virtuali.» In fase di progettazione e allestimento,
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come una risorsa educativa […]» . si tratta di verificare come sia possibile creare e man-
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tenere una relazione dinamica tra l’interno e l’esterno
TRE DIMENSIONI FONDAMENTALI della scuola, creando quelli che la Striano definisce
Le ricerche in ambito OCSE citate dall’INDIRE identificano meta ambienti d’incontro e condivisione tra scuola, città
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tre dimensioni fondamentali di cui occorre tener conto e territorio e tra alunni, insegnanti e famiglie: si tratta
nella progettazione di spazi educativi, dimensioni che di attrezzare l’aula in modo da prevedere, periodica-
vengono ribadite e interpretate con uno sguardo pedago- mente e in rapporto alla progettazione didattica, tour
gico da Maura Striano, che qui riprendiamo. virtuali, ad esempio in ambienti museali, in biblioteca,
«La spazialità è la dimensione che “dà forma” alle rela- lungo percorsi culturali predisposti da enti, associazioni
zioni sociali all’interno delle scuole, delle organizzazioni e comuni avvalendosi di piattaforme e-learning, siti in-
e delle comunità.» Un assetto spaziale pensato e pro- terattivi, blog, app fruibili mediante LIM, tablet o pareti
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gettato con intenzionalità educativa – la distribuzione o digitali. L’interattività (capacità di sollecitare la parteci-
l’aggregazione di arredi e sussidi in rapporto alle auto- pazione e il coinvolgimento), la multimedialità (impiego
nomie organizzative da promuovere (ad esempio, arti- di una pluralità di mediatori didattici: esperienza diretta,
colazione di angoli dedicati: “spazio lettura”, “pitturifi- giochi, immagini e suoni, parole) e l’ipertestualità (di-
cio”, “palestra dei numeri”), la disposizione dei banchi sposizione non lineare e successiva, ma simultanea e
in rapporto alle differenti strategie didattiche (lezione interrelata dei materiali proposti), mentre costituiscono
frontale, conversazione, discussione, lavoro di gruppo) le principali caratteristiche dei nuovi media, risultano
– può diventare un attivatore di processi di crescita, fa- anche i criteri con cui valutarne la sostenibilità e l’effi-
cilitando e orientando forme di interazione, incontro e cacia educativa.
cooperazione in prospettiva interdisciplinare. «La temporalità si riferisce alla riorganizzazione del
tempo scolastico in relazione alla creazione di nuovi
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spazi» : adattabili, flessibili, polifunzionali, tali da ri-
1. Striano M. (2020), Progettare gli spazi educativi. Coordinate peda-
gogiche e didattiche, in Vanacore R., Gomez Paloma F., Progettare chiedere il passaggio da un’organizzazione lineare e
gli spazi educativi. Un approccio interdisciplinare tra architettura e
pedagogia, Anicia, Roma, p. 11.
2. Borri S. (a cura di) (2016), Spazi educativi e architetture scolastiche:
linee e indirizzi internazionali, INDIRE, Firenze. 4. Ibidem.
3. Striano M. (2020), op. cit., p. 12. 5. Ibidem.
8 NUOVO NEWS n. 243 ottobre 2023