Page 11 - Nuovo Gulliver News Ottobre 2023 - Interni
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sequenziale del tempo a un’articolazione in gruppi di
            lavoro paralleli su compiti analoghi o differenziati per                                             © Freepik.com
            livelli o per interesse. Striano sollecita ad attivare lo
            sguardo pedagogico in relazione a tre necessità:
            •  gestire in modo sostenibile i tempi di svolgimento
              delle attività (non uguali per tutti, ma con opportuni
              adattamenti in rapporto alle caratteristiche personali);
            •  programmare, in sede di organizzazione delle attività
              funzionali all’insegnamento (le 40 + 40 ore previste
              dal contratto collettivo nazionale di lavoro), incontri
              di condivisione e progettazione comune degli inse-
              gnanti, necessari anche per metabolizzare il cambia-
              mento e l’innovazione;
            •  prevedere momenti specifici e non occasionali da
              destinare all’integrazione dell’azione educativa di
              scuola, famiglia e territorio (designando, ad esem-
              pio, un gruppo ristretto del Consiglio d’Istituto o co-
              stituendo un “tavolo” con rappresentanti strategici) .
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             LE COORDINATE PEDAGOGICHE                          Le dinamiche di interazione. Nella prospettiva ecologica
          La validità della realizzazione di uno spazio educativo è   e socio-costruttiva sono parte integrante del processo di
          connessa alla capacità del team docente di ripensare spa-  apprendimento (“discutendo si impara”, per dirla con il
          zialità, connettività, temporalità in forme nuove e diverse,   titolo di un importante testo di qualche decennio fa : la
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          tenendo conto, in qualsiasi situazione ci si trovi a ope-  conoscenza è una co-costruzione favorita dai contesti di
          rare, di alcune fondamentali e irrinunciabili coordinate   confronto e scambio) in un’ottica di promozione dello svi-
          pedagogico-didattiche sempre richiamate dalla riflessione   luppo complessivo della persona. Se si progetta in funzione
          della Striano.                                        della socializzazione, lo spazio educativo dovrà assumere
          L’inclusione. Si tratta della capacità di uno spazio di qua-  le sembianze di una piazza o di un anfiteatro, di un con-
          lificarsi come abitabile da parte di tutti e di ciascuno, ga-  testo generativo di opportunità di dialogo, dibattito, con-
          rantendo accessibilità, accoglienza, partecipazione attiva,   divisione, sintesi culturale.
          autonomia; la qualità inclusiva di uno spazio educativo si   L’apprendimento. È un processo con una duplice caratte-
          misura in riferimento non solo all’abitabilità intesa come   rizzazione, ben delineata dalla riflessione socio-costrutti-
          assenza di ostacoli, ma anche al benessere fisico, mentale   vista, in relazione all’allestimento e alla predisposizione
          e sociale che promuove. Uno spazio educativo deve per-  di ambienti innovativi. Da un lato, infatti, l’apprendimento
          mettere alla persona di “funzionare” nel modo più pieno   si realizza in contesti strutturati, nei quali i soggetti inte-
          e gratificante possibile, esprimendo al meglio le proprie   ragiscono con gli strumenti culturali messi loro a disposi-
          capacità a livello di movimento, orientamento, connes-  zione in vista di particolari obiettivi; allo stesso tempo è
          sione e incontro con gli altri nello svolgimento di diverse   un processo distribuito tra una molteplicità di risorse: libri,
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          tipologie di attività . Lo spazio aula, in particolare, dovrà   appunti, persone cui si chiedono spiegazioni o con cui si
          favorire la percezione e la comprensione delle informa-  discute. Lo spazio ha quindi un ruolo fondamentale nella
          zioni attraverso diversi linguaggi (i libri digitali con espan-  creazione delle condizioni idonee a facilitare e sostenere
          sioni costituiscono un efficace esempio) e diverse moda-  l’apprendimento, inteso come processo in cui il “dentro”
          lità di azione, espressione e coinvolgimento degli allievi.  e il “fuori” scuola si fondono insieme, in una cornice di
                                                                partecipazione in cui rientra ogni sollecitazione didattica.
          6.  Ivi, pp. 12-14.
          7.  Vengono esplicitamente richiamati, in proposito, dall’autrice, i princìpi
            di progettazione dell’Universal Design definiti dall’Università della   8.  Pontecorvo C., Ajello A. M., Zucchermaglio C. (1992), Discutendo
            North Carolina. Si veda in proposito il video di Dario Ianes, Universal   si impara. Interazione sociale e conoscenza a scuola, La Nuova Italia
            Design for Learning. La didattica inclusiva, RAI Scuola.  Scientifica, Roma.


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