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GEOPEDAGOGIA
            Educazione

              e civiltà                                                              di Raniero REGNI
                                                           Docente ordinario di Pedagogia sociale Università LUMSA














                        Civiltà e pedagogia del limiteltà e pedagogia del limite
                        Civi












          n una famosa conferenza tenuta ad Atene a metà degli   la rivoluzione globale, dovrebbe essere anche la prima a
        Ianni ’50 del secolo scorso, il grande scrittore e filosofo   riconvertire la sua idea di sviluppo illimitato. Infatti, in un
        francese Albert Camus disse che «il nemico principale di   ambiente finito qual è la Terra, non è possibile continuare
        una civiltà è di solito la civiltà stessa». Proprio parlando   a bruciare più risorse naturali di quante la natura stessa
        del futuro della civiltà europea e della Grecia, che si ri-  riesca a rigenerare nello stesso tempo. In un ambiente fi-
        tiene sempre essere una delle culle della nostra civiltà,   nito è impossibile uno sviluppo infinito. Questo è il limite
        Camus ci indicava una contraddizione che sembra ac-    che stiamo pericolosamente attraversando.
        compagnare ogni civiltà nella storia: essa muore di ciò   Gli antichi Greci credevano che quando l’azione umana
        che l’ha resa grande se non riesce a trovare una misura   superava i limiti, accecati dalla hybris, dalla tracotanza,
        che faccia da contrappeso ai suoi demoni.              dall’eccesso di successo, che faceva credere loro di es-
                                                               sere degli dèi, gli umani preparavano la loro rovina. La
           I LIMITI DA NON OLTREPASSARE                        verità veniva oscurata da un dominio della presunzione
        La civiltà occidentale ha dato vita a una serie di rivoluzioni   sull’intelligenza ed essi precipitavano verso la catastrofe.
        industriali che nel giro di neanche due secoli sono state   Interveniva infatti la Nemesi, che non è affatto la dea della
        condivise da tutto il resto del mondo. La spirale innescata   vendetta come spesso viene intesa, ma la dea della misura,
        tra scoperte scientifiche, applicazioni tecnologiche e inve-  fatale agli smisurati.
        stimenti economici ha sconvolto la faccia della Terra. Siamo   Negazionismo è un termine diventato di moda, riferito alla
        così arrivati all’attuale condizione in cui, avendo estratto e   pandemia e al cambiamento climatico. Ma esiste un ben
        bruciato i combustibili fossili accumulati nel sottosuolo in   più radicale ed esteso negazionismo che forse è alla radice
        milioni di anni, li abbiamo liberati nell’atmosfera produ-  dei primi due ed è il negazionismo del limite.
        cendo un enorme quantità di anidride carbonica. Questa
        ha provocato il riscaldamento globale e la crisi climatica     SIGNIFICATI
        che ci sta minacciando.                                La parola limite può avere molti significati e può alludere a
        Un brillante intellettuale francese, Serge Latouche, eco-  diversi aspetti. Limite può voler dire confine, sia nel senso
        nomista, studioso della globalizzazione e “obiettore della   della chiusura della frontiera sia in quello dell’apertura,
        crescita”, ha dedicato uno dei suoi numerosi testi proprio   della soglia sulla porta d’ingresso in cui s’incontra l’altro.
        al concetto di limite, ribadendo che «darsi dei limiti è il   Limite può voler dire differenza, oltre ogni tirannia dell’e-
        gesto che distingue la civiltà dalla barbarie». La civiltà   guale, ogni fusione dell’identità, ogni liminalità perma-
        occidentale, che ha avuto la responsabilità di provocare   nente che rende liquidi e confusi tutti i confini. Limite può


           6          NUOVO         NEWS n. 247 febbraio 2024
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