Page 5 - Progetti Accoglienza - Classe 4
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4   ª                    Accoglienza










       navigatore leggendo il testo della figura n. 4.       vertiti della presenza in quelle acque dell’orca, mentre nel
                                                             Nordafrica una nota racconta che quei territori sono abitati
                           FIGURA n. 4
                                                             da leoni e leopardi). Nell’articolo reperibile al link https://
        Cristoforo Colombo fu un navigatore genovese. Il 3 agosto   shorturl.at/KFCiY sono presenti i particolari della mappa in
        1492 partì da Palos de la Frontera (Spagna) per un viaggio verso
        Ovest con l’obiettivo di raggiungere le Indie attraverso l’Oce-  cui si possono ritrovare le annotazioni citate; individuiamo
        ano Atlantico navigando a bordo di tre caravelle: la Niña, la   i punti interessati sulla carta interattiva e mostriamoli agli
        Pinta e la Santa María.                              alunni durante la conversazione. In seguito, proponiamo
        Due mesi dopo circa, il 12 ottobre 1492, Colombo e i suoi   l’analisi di un’altra fonte: il diario del viaggio di Colombo.
        compagni sbarcarono su un’isola che fu chiamata Hispaniola.   Stampiamo alcuni estratti (v. figura n. 5) e distribuiamoli ai
        Ciò che il navigatore non sapeva è che non si trovava nelle In-  bambini con l’invito a leggerli.
        die, ma aveva scoperto un nuovo territorio: le Americhe. Que-
        sta scoperta fu importantissima e aprì la strada a nuove rotte
        commerciali.                                                              FIGURA n. 5

       Dopodiché colleghiamoci al link https://shorturl.at/1CmUX,
       mostriamo la mappa realizzata dal cartografo Enrico Mar-
       tello nel 1491 circa e diciamo che, secondo molti studiosi,
       quasi sicuramente Colombo l’ha utilizzata per tracciare la
       rotta che lo ha condotto fino alle Americhe. Analizziamo
       questa fonte guidando la conversazione con delle do-
       mande, ad esempio “Come appaiono i continenti? Sono
       rappresentati tutti?”, “È possibile individuare l’Europa e l’I-
       talia? Dove?”, “Quali elementi sono raffigurati intorno alla
       mappa, secondo voi? Quali altre particolarità notate?” (se
       necessario, possiamo mettere la carta a confronto con un
       planisfero moderno). Accogliamo le idee e facciamo notare
       che tutta la cornice della carta è decorata con dodici teste
       umane che raffigurano i venti. Probabilmente qualche bam-
       bino avrà posto l’attenzione sulle pergamene raffigurate qua
       e là in tutta la mappa. Diciamo che al loro interno erano
       presenti annotazioni e suggerimenti. La mappa è molto ro-
       vinata e per questo le note sono praticamente illeggibili;
       sveliamo, però, che grazie a delle tecnologie avanzate gli
       studiosi sono riusciti a riportare alla luce alcune di queste.
       Si è scoperto, così, che la carta geografica non solo rappre-
       sentava le terre emerse e i mari e gli oceani che le bagnano,
       con i rispettivi nomi, ma conteneva anche annotazioni ri-
       guardanti popolazioni lontane e in alcuni casi mitiche (in
       un riquadro nell’Asia del Nord, ad esempio, si parla del
       popolo Balor che si nutre di carne di cervo e non conosce
       il vino e il grano, mentre un altro in Asia del Sud descrive i
       Panotii, leggendari esseri umani con orecchie molto grandi
       in grado di coprire l’intero corpo) oltre che la collocazione
       geografica di mostri marini e animali esotici (in una perga-
       mena disegnata nell’Oceano Indiano i marinai vengono av-



          52       NUOVO        NEWS n. 251 settembre 2024
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