Page 32 - Progetto Tre-Sei Marzo 2022 - Rivista
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L’erba non era ancora spuntata dappertutto, ed Elio per sa-
                                                                ziare tutta la sua fame doveva cercarla con cura. Osservava di
                                                                qua, di là, sopra, sotto, avvistava una radura e… zomp zomp
                                                                zomp, zampettava fino a raggiungerla e mangiava con soddi-
                                                                sfazione tutta l’erba che trovava. Non si stancava mai, saltava
                                                                sulle rocce, si arrampicava dove nessun altro sarebbe mai ri-
                                                                uscito ad arrivare mentre si ripeteva: «Erba ce n’è, ce n’è!».
                                                                E la montagna con la sua eco ripeteva: «Ce n’è… Ce n’è…
                                                                Ce n’è… Ce n’è…».







                                                                Proprio mentre Elio cercava dell’erba, una marmotta era uscita
                                                                dalla tana, ancora assonnata dal letargo. «Ben sveglia, Mar-
                                                                motta!» aveva salutato educatamente Elio. «Senti… nei pressi
                                                                della tua tana, erba ce n’è?»
                                                                La marmotta, ancora impegnata a sbadigliare, non aveva avuto
                                                                nemmeno il tempo di rispondere che l’eco aveva ripetuto:
                                                                «Ce n’è… Ce n’è… Ce n’è… Ce n’è…».
                                                                Poi, aveva incontrato un pettirosso appena arrivato dalla città
                                                                e dopo averlo cortesemente salutato, gli aveva chiesto: «Senti,
                                                                qui intorno erba ce n’è?».
                                                                Mentre il pettirosso pensava alla risposta, cercando di ricor-
                                                                dare se ne aveva vista durante il suo volo, l’eco della monta-
                                                                gna aveva ripetuto: «Ce n’è… Ce n’è… Ce n’è… Ce n’è…».






                                                                Aveva domandato a un gracchio alpino, a un piccolo ermel-
                                                                lino, a un grosso cervo e salto dopo salto, salita dopo salita,
                                                                spinto dalle risposte degli animali… ehm… cioè… dell’eco,
                                                                Elio stambecco era arrivato sulla cima della montagna man-
                                                                giando lungo il cammino tutta l’erba che trovava. Aveva la
                                                                pancia piena piena, non riusciva quasi più a muoversi. Pensò
                                                                allora di farsi un bel pisolino digestivo… «Buona notte!» si
                                                                disse ad alta voce.
                                                                «Buona notte... notte… notte…» aveva ripetuto l’eco.
                                                                “Sono proprio educati su questa montagna” aveva pensato
                                                                Elio…









                                                                Al risveglio, Elio si sentiva pieno di energia, che bel sonnel-
                                                                lino si era fatto! Si stava proprio bene su quel monte, pensava.
                                                                “Devo proprio ringraziarli gli amici animali che mi hanno
                                                                sempre risposto con premura.” E, fermo davanti alla monta-
                                                                gna, aveva urlato con tutto il fiato che aveva: «Grazie a tutti,
                                                                siete davvero gentili, grazieeeeee».
                                                                «Grazieee… grazieee... grazieee…» aveva ripetuto l’eco.
                                                                “Beh, sono gentili, ma qualcuno dovrebbe dire loro che si
                                                                risponde prego!” aveva pensato Elio.






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