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3 ª Storia
FIGURA n. 1
Il Mammut del Castello è vissuto in quella zona dell’Italia circa un milione e trecen-
A L’Aquila, nel castello della città, è custodito lo scheletro di un mammut, tomila anni fa. Studiando la forma e la dimensione delle ossa
un mammifero estinto appartenente alla famiglia dell’elefante. I suoi re- i paleontologi hanno affermato che si tratta di un esemplare
sti sono stati ritrovati per caso, circa 70 anni fa, vicino L’Aquila, da alcuni della specie di Mammuthus meridionalis, di genere maschile, morto
operai che scavavano il terreno alla ricerca d’acqua. Dopo questa ac- all’età di 55 anni, alto 4 metri e lungo 7, pesante come 140 uomini messi
cidentale scoperta, è intervenuto un gruppo di esperti per approfondire insieme! Si nutriva di foglie, frutta, erba, corteccia.
gli scavi con gli strumenti adatti a portare alla luce i resti senza danneg- Il mammut ritrovato presenta una sola zanna, l’altra si era spezzata –
giarli. Come ha fatto lo scheletro a conservarsi dopo tutto questo tempo? probabilmente durante un combattimento – causando un’infezione
Dopo la morte, il corpo del mammut è stato spostato dalla corrente del all’osso spezzato e una scoliosi della colonna vertebrale per l’eccessivo
lago ed è stato poi ricoperto da sabbia e argilla. La protezione delle stra- peso su un solo lato, non più controbilanciato dalla presenza della se-
tificazioni formatesi in fondo al lago, in un ambiente povero di ossigeno conda zanna. I geologi, invece, hanno studiato il terreno, formato da
e ricco di minerali, ne ha causato la fossilizzazione. strati sovrapposti di sabbia, calcare e argilla, e hanno capito che in quel
I paleontologi si sono occupati dello scavo archeologico e del restauro periodo l’ambiente in cui vivevano i mammut era ricco di paludi e laghi
dei fossili delle ossa, che hanno poi rimontato per ricostruire l’intero e c’erano foreste con alberi che oggi non fanno più parte della vegeta-
scheletro del mammifero. Gli studiosi hanno capito che questo mammut zione italiana.
Lo scavo archeologico narello nero e del nastro adesivo; poi zione di terreno che, strato dopo strato
Procuriamoci una scatola di plastica stampiamo i reperti presenti nella fi- (foglio dopo foglio), nasconde diffe-
trasparente, un foglio di carta da pac- gura n. 3 e seguiamo le istruzioni renti reperti.
chi marrone da ritagliare in otto parti, disponibili al link https://youtu.be/
una striscia di carta bianca, un pen- SKYAvNrixEs per simulare una por- FIGURA n. 3
FIGURA n. 2
SCAVO ARCHEOLOGICO: esplorazione del terreno volta a individuare e a riportare alla luce
monumenti e oggetti dell’antichità. Le tracce ritrovate durante gli scavi archeologici vengono
poi studiate e analizzate dagli studiosi per ricavare informa-
zioni storiche. Queste fonti si trovano nel sottosuolo, nelle
rocce o nei fondali marini perché i resti di piante, animali e
oggetti costruiti dall’uomo nel passato con il passare del
tempo vengono sepolti da fango, argilla, sabbia, a causa
dell’esposizione di questi agli agenti atmosferici (sole, piog-
gia, vento, ecc.). Nel terreno si formano dunque diversi strati,
uno sull’altro, che nascondono i “tesori” che paleontologi, geologi e archeologi scoprono e
poi studiano.
FOSSILIZZAZIONE: processo di trasformazione che permette la conservazione di resti di es-
seri viventi, impedendone la decomposizione. Dura milioni di anni e prevede varie fasi che
portano alla formazione di fossili. Un esempio di fossilizzazione è il seguente:
1. Il corpo dell’animale morto finisce in fondo al terreno o al fondale marino.
2. Il corpo viene ricoperto da fango, sabbia, lava e/o altri sedimenti.
3. Il corpo si decompone, le ossa assorbono i minerali e pian piano si induriscono.
FOSSILE: qualsiasi resto di animale o vegetale vissuto in epoche antecedenti all’attuale, o
qualsiasi traccia che un organismo ha lasciato negli strati rocciosi, ad esempio le orme.
Presentiamo la scatola pronta alla
Fossile pietrificato: quando un corpo morto viene ricoperto dal terreno, da
acqua, da fango (o lava), ecc., pian piano si decompone, fino a perdere le classe e diciamo ai bambini che ci
parti molli come muscoli e organi; le ossa invece assorbono minerali, che ne metteremo nei panni degli aiutanti
causano l’indurimento e la pietrificazione.
dello storico ed effettueremo insieme
Ambra: la resina degli alberi, con il passare del tempo, si indurisce e forma uno scavo archeologico. Per prepa-
l’ambra, una sostanza gialla e trasparente come il vetro. Alcuni insetti e rarci leggiamo prima le informazioni
piante, tantissimi anni fa, sono rimasti intrappolati all’interno di questa re-
sina indurita e i loro resti sono arrivati integri fino ai giorni nostri, come fos- della figura n. 4. Diciamo alla classe
sili in ambra. che ci concentreremo sulle fasi 3, 4 e
Impronte fossili: quando il fango indurisce e si trasforma in pietra spesso con- 5. Quindi, procediamo rimuovendo
serva le impronte di piante o animali.
uno strato di terreno (cioè un foglio
72 NUOVO NEWS n. 243 ottobre 2023