Page 12 - Nuovo Gulliver News- Rivista Febbraio 256- Demo Rivista cartacea
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1 ITALIANO
ª
di Nicoletta Nicoletta GALVANGALVAN
L’H CON C E G Dividiamo la lavagna in due colonne e diciamo ai bambini
E LO STAMPATO MINUSCOLO
che mostreremo loro, una alla volta, delle immagini; loro
dovranno dirci il nome e se nella parola sentono il suono
Lettura e scrittura sotto Riconoscimento di CHI o il suono CHE. Specifichiamo che sono suoni speciali,
dettatura di parole con corrispondenze tra parole perché si scrivono sempre con tre lettere: C, H, I per CHI
CHI – CHE – CI – CE – in stampato maiuscolo e in
GHI – GHE – GI – GE stampato minuscolo e C, H, E per CHE (per non confondere gli alunni, pronun-
ciamo la C dura come in casa e non la C dolce di quando
si elencano le lettere dell’alfabeto). Scriviamo questi gruppi
Dalla progettazione
in una colonna sulla lavagna; nell’altra scriviamo CI-CE, che
gli alunni conoscono già. Iniziamo mostrando, ad esem-
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO pio, la figura della chitarra e dicendo “Questa si chiama...”.
• Riconoscere e utilizzare le fondamentali convenzioni orto- Quando la classe la nomina chiediamo:
grafiche.
• Riconoscere i diversi caratteri grafici. 4 In quale colonna la mettiamo?
4 C’è qualcuno che se la sente di venire alla lavagna e
COSA VERIFICARE
• Legge e scrive parole con CHI – CHE – CI – CE – GHI – scrivere “chitarra”? (Aiutiamo chi si propone facendo
GHE – GI – GE.
• Legge parole in stampato minuscolo. presente che in questa parola la R si sente tanto e quindi
dobbiamo scriverla due volte)
CONNESSIONI
Storia: successione e contemporaneità. Procediamo nello stesso modo con le altre immagini, evi-
tando di proporre dapprima solo quelle con CHI e CHE e
RISORSE ONLINE SU MYGULLIVER.IT poi tutte le altre.
Un’ulteriore attività è scaricabile dal sito mygulliver.it,
Nuovo Gulliver News a.s. 2024-25.
Diventiamo esperti
Attivazione CHI-CHE, l’acca c’è
Introduciamo i gruppi CHI-CHE e CI-CE utilizzando le im- La formula “CHI-CHE l’acca c’è, CI-CE-CA-CO-CU l’acca
magini della figura n. 1. non c’è più” può essere, per la sua brevità, un utile prome-
moria per i bambini, da rievocare prima dell’attività di det-
FIGURA n. 1
tato (e, in generale, sino a quando l’ortografia non si auto-
matizza). Prima di presentare il dettato sui gruppi di lettere in
esame, facciamo acquisire familiarità con questo tipo di eser-
cizio proponendo un elenco di parole che gli alunni sanno
scrivere bene (l’obiettivo non è verificarne la corretta scrit-
tura, ma far capire come approcciare il compito). Iniziamo
dicendo che faremo un esercizio che si chiama dettato.
4 Ma cosa vuol dire? Significa scrivere la parola che l’in-
segnante dice. Quindi se io dico “leone”, voi scriverete
leone o budino?
22 NUOVO NEWS n. 256 febbraio 2025