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3 PERCORSO – L’amico è…
anni Il sé e l’altro ● Il corpo e il movimento
IO, TU, NOI!
di Claudia GATTELLA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il bambino: L’AMICO È…
CANTIERE DELLE RELAZIONI E DELL’INTERCULTURA
• gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa confrontarsi con
adulti e bambini;
• ha raggiunto una prima consapevolezza delle regole del vivere insieme; IO, TU, NOI!
• vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comu-
nicativo ed espressivo;
• interagisce con gli altri nei giochi di movimento.
Attività per Il filo amico: gioco
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO comprendere motorio a coppie
Il sé e l’altro l’importanza della
condivisione dei
• Rafforzare l’appartenenza al gruppo. materiali Esecuzione di
• Condividere serenamente i materiali di gioco con i compagni. un movimento
Il corpo e il movimento collettivo
Batti cinque: ballo
• Condividere con i compagni lo spazio di gioco motorio. di gruppo e role play
• Riconoscere le parti del corpo su di sé e sugli altri. per il superamento Danza collettiva
dei conflitti intorno a un
RISORSE OCCORRENTI albero
Giochi portati da casa, sacchetto, copia dei contrassegni dei bambini,
cappello da folletto, pennarelli, pennelli, matite, forbici, fogli in formato Realizzazione di un
manufatto collettivo
A4, cartoncini colorati, fogli di carta da pacchi, pannello di cartone, pin-
zatrice, paracadute ludico da palestra, tamburello, palline di plastica leg-
gere, nastri di raso di vari colori, attrezzi ginnici, filo di ferro, tempere,
materiali di recupero, nastro adesivo.
INPUT
INPUT per un tempo che avremo stabilito in l’ultimo periodo dell’anno, quando
precedenza. Se lo riteniamo oppor- le relazioni diventano più strutturate,
Ti presento un amico tuno, possiamo proporre al gruppo è particolarmente indicato per pro-
Invitiamo ciascun bambino a portare sezione di lasciare a scuola i giochi porre attività che favoriscono il pas-
a scuola un gioco a cui tiene parti- portati da casa per tutta la settimana saggio dall’io al noi.
colarmente. Sediamoci nell’angolo o il mese e riproporre l’attività di con- Mostriamo l’immagine della figura
della conversazione e lasciamo che divisione più volte. n. 1 (se ne abbiamo la possibilità
ognuno spieghi al gruppo perché ci proiettiamola alla LIM) e chiediamo:
tiene tanto e con chi ci gioca soli- 4 Secondo voi, perché stanno liti-
tamente, ponendo anche delle do- FASE DELLO SVILUPPOASE DELLO SVILUPPO gando?
F
mande stimolo: FIGURA n. 1
4 Come si chiama il tuo gioco? È mio, no è nostro!
4 Sei felice di averlo portato a scuola? Il sé e l’altro
Accogliamo tutti i racconti, poi pro-
poniamo un’attività di condivisione Nella scuola dell’infanzia, la condi-
del gioco personale. Inseriamo all’in- visione di spazi, oggetti e materiali è
terno di un sacchetto i contrasse- un obiettivo importante poiché con-
gni dei bambini (o delle carte con le tribuisce al passaggio da una visione
loro fotografie) e peschiamone due egocentrica a una di appartenenza
alla volta; le coppie così formate do- al gruppo. Tanti sono i momenti per
vranno condividere i propri giocattoli riflettere sul saper condividere, ma © Freepik.com
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