Page 14 - Progetto TreSei Gulliver Ottobre 2023
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Ambienti di apprendimento come “terzi educatori”
un valore, ci si organizza per non distesi, funzionali. dell’ambiente». Ambienti a misura di
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arrivare in ritardo. L’ambiente influ- bambino e connotati in modo chiaro
isce sul processo di insegnamento- VARIABILE SPAZIO fanno sì che i piccoli colgano subito
apprendimento. Spazi, arredi, ma- La qualità dello spazio fisico in- la relativa funzione e le attività che
teriali, configurazione dei gruppi e fluenza la qualità del processo edu- vi si svolgono, e se ne approprino a
tempi possono favorire o, se non ben cativo e dell’apprendimento. Nella livello concreto, simbolico ed emo-
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progettati, ostacolare l’attenzione, scuola «di tutti e di ciascuno» l’inclu- tivo, muovendosi in autonomia. In
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l’ascolto, lo scambio, la creatività, la sività, a partire dall’ambiente fisico, è un luogo collettivo, la disponibilità
ricerca, l’esplorazione, il movimento: una priorità. L’accessibilità e la possi- di uno spazio individuale (un arma-
la conversazione è favorita dalla di- bilità di muoversi negli spazi interni dietto, una scatolina, una busta) per
sposizione in cerchio dei bambini ed esterni anche per i più piccoli e per custodire piccoli oggetti personali
in grande gruppo e da tempi distesi; chi ha limitazioni sensoriali o motorie consente a ciascun bambino di sta-
un’attività di travasi può essere me- vanno garantite attraverso l’elimina- bilire una relazione affettiva con la
glio gestita con gruppi più ridotti di zione delle barriere architettoniche, scuola e una continuità con l’am-
bambini disposti attorno a più tavoli; una disposizione attenta di arredi e biente familiare. Altri spazi possono
un lavoro di precisione riesce meglio suppellettili, la previsione di percorsi favorire il collegamento casa-scuola:
se svolto individualmente senza ele- guidati. Uno spazio ben strutturato ad esempio, l’ingresso può ospitare
menti di distrazione. contribuisce allo sviluppo delle auto- avvisi e comunicazioni, il corridoio
nomie dei bambini, incoraggiandoli diventare una galleria per la condi-
PROGETTAZIONE A PIÙ MANI all’esplorazione, alla ricerca, alla re- visione della documentazione con
La progettazione e la gestione di lazione con gli altri, gli oggetti, i ma- i genitori.
spazi, tempi, organizzazione fanno teriali e diminuendo via via il ricorso
parte a pieno titolo della progetta- al supporto degli adulti, che restano SPAZIO ATTREZZATO
zione educativa e didattica da svol- disponibili a intervenire quando re- «Gli arredi modulano lo spazio per
gere coinvolgendo tutte le persone almente necessario. A scuola ci sono offrire abitabilità e funzionalità alle
che abitano l’ambiente di apprendi- ambienti dedicati al singolo gruppo relazioni». Arredi e materiali flessi-
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mento. Spetta ai dirigenti/coordina- e spazi collettivi, ambienti di passag- bili offrono la possibilità di configu-
tori predisporre un’organizzazione gio e spazi attrezzati per esperienze rare gli spazi in funzione delle attività
coerente con il progetto educativo specifiche, spazi dedicati ai bambini da svolgere: un separé trasforma un
di scuola e utilizzare in modo effi- e locali destinati alle attività degli unico grande locale in più ambienti
ciente ed efficace le risorse umane, adulti, spazi interni e spazi esterni. di dimensioni ridotte; tavoli compo-
finanziarie e strumentali a disposi- Se sono sicuri, accoglienti, gradevoli, nibili creano spazi di lavoro di am-
zione. È responsabilità dei docenti puliti e ordinati, tutti questi ambienti piezza diversa a seconda che si operi
orchestrare la giornata educativa, gli favoriscono il benessere, la relazione, in piccolo, medio, grande gruppo…
spazi, la disposizione degli arredi (nel l’autonomia. «La sobrietà dei colori, il La scelta e la disposizione degli arredi
rispetto delle norme di sicurezza), cu- design coerente, la specificità/identità e degli strumenti di lavoro influen-
rare la scelta dei materiali, dei sussidi, della struttura/unità educativa, la cura zano le relazioni e gli apprendimenti:
dei giocattoli e organizzare i bam- per il dettaglio, attraverso arredi fun- possono agevolare (o ostacolare) la
bini in gruppi coerenti con le attività zionali, scelti con sguardo ecologico, comunicazione e lo scambio, sti-
da svolgere. Sta ai genitori e ai bam- mantenuti in buono stato, diffon- molare l’esplorazione e l’autonomia
bini muoversi con rispetto all’interno dono l’idea del bello e dell’armonia (o richiedere il continuo intervento
dell’organizzazione scolastica. È do- dell’adulto), essere pensati dal punto
vere di tutti attivarsi affinché gli spazi di vista del bambino (o determinare
4. Edwards C., Gandini L., Forman G., a cura
restino sempre ordinati e accoglienti di (2010), I cento linguaggi dei bambini. un suo adattamento a configurazioni
e il personale ausiliario possa rasset- L’approccio di Reggio Emilia all’educazione
dell’infanzia, Edizioni Junior, Bergamo.
tarli con impegno e cura al termine 5. Indicazioni nazionali per il curricolo della 6. Linee pedagogiche per il sistema integrato
della giornata e possa collaborare scuola dell’infanzia e del primo ciclo di zerosei, p. 25.
all’organizzazione di tempi sereni, istruzione, decreto ministeriale 16 novem- 7. Orientamenti nazionali per i servizi educa-
bre 2012, n. 254, p. 14.
tivi per l’infanzia, p. 43.
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