Page 43 - Progetto TreSei Gulliver Ottobre 2023
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                                                              PERCORSO – Io, piccolo cittadino

                                                                                                               anni


          esempio di episodi accaduti a scuola.   La maestra la interrompe: «Penny,   mi ha ascoltata, nessuno ha capito.
          Poi, facciamo parlare nuovamente la   stava parlando Furio, aspetta il tuo   Se nessuno mi ascolta e capisce allora
          gattina Penny:                     turno. Guarda quante zampine sono   non vale neanche la pena parlare!»
          3   Volete ascoltare la storia di come   alzate. Tutti gli altri stavano ascol-  La maestra Trudi sorride: «Brava
            ho imparato a rispettare il mio   tando Furio in attesa di raccontare la   Penny, ora hai capito perché occorre
            turno per parlare? Prima però aiu-  loro giornata».                  rispettare il turno di parola. Per poter
            tatemi ad arrotolare il filo di que-  «Ma maestra, anche io sono stata al   parlare ed essere ascoltata, per ascol-
            sto gomitolo e a sistemare l’aula   mare e ho visto un granchio enorme e   tare e capire cosa dicono gli altri!».
            sezione!                         l’ho inseguito e gli ho chiesto come si                      (Mauri G.)
                                             chiamava e…» insiste Penny.
                                             «Ce lo racconterai quando sarà il tuo   Al termine, verifichiamo che i bam-

             F                               turno, ora Furio finisce la frase che tu   bini abbiano compreso la storia at-
             FASE DELLO SVILUPPOASE DELLO SVILUPPO
                                             hai interrotto, poi toccherà a Nella   traverso alcune domande di com-
             La storia di Penny              raccontare» dice la maestra.        prensione.
          Il sé e l’altro                    Quando Nella prende la parola è emo-  Poi, proponiamo loro di interpre-
          Il corpo e il movimento            zionata, fa due giravolte e inizia a   tare il racconto eseguendo gli stessi
                                             raccontare: «Ieri sera sono andata a   movimenti presenti nel brano. Pren-
          Facciamo sedere i bambini in cer-  mangiare la pizza e…».              diamo il tamburello dalla cesta, rileg-
          chio e leggiamo a voce alta la se-  Il miagolio di Penny copre le parole   giamo il testo e nei momenti oppor-
          guente storia.                     di Nella: «Che bello! A me piace tanto   tuni interrompiamoci per compiere
                                             la pizza, soprattutto quella con il sal-  il gesto citato: all’inizio della sto-
          Penny, la gattina birichina        mone e le olive, ma anche quella con   ria, esortiamo i bambini a seguirci
          È l’inizio di una nuova settimana e i   le acciughe è da leccarsi i baffi, e pre-  in una fila ordinata e a camminare   CANTIERE DELLE RELAZIONI E DELL’INTERCULTURA
          gattini arrivano a scuola con il muso   ferisco…».                     fino a sedersi composti, poi, aspet-
          pulito e il pelo pettinato. Si sistemano   La maestra agita la coda di qua e di là:   tiamo che alzino la manina, come
          in una fila ordinata e camminano ele-  «Penny, devi aspettare il tuo turno!».  a chiedere di poter parlare e, nel se-
          gantemente fino alla loro aula sezione.   Penny sbuffa e si rotola a terra.  guito del brano, invitiamoli a imitare
          «Buongiorno micetti! Come state?»   «Perché maestra? Io voglio parlare   i movimenti di Penny (i salti e il ro-
          chiede la maestra Trudi, una signora   adesso, ho tante cose da dire…» chiede   tolamento) e di Nella (le giravolte).
          gatta molto gentile. «Bene maestra   la gattina Penny con un’espressione   Mettiamo in scena anche la parte in
          Trudi!» rispondono i gattini in coro.   birichina sul muso.            cui la maestra propone la soluzione
          «Che cosa avete fatto di bello ieri?»   «Ho la soluzione» dice la maestra   con il tamburello.
          domanda la maestra Trudi. Le zam-  prendendo un tamburello tra le      Al termine, domandiamo:
          pine di tutti i gattini si alzano per   zampe. «Al mio via, parlerete tutti in-  4   Penny ha imparato a rispettare i
          chiedere di poter parlare. «Parla tu,   sieme e al suono del tamburello do-  turni per parlare grazie all’idea
          Furio» dice la maestra indicando un   vrete tutti stare zitti. Pronti, par-  della maestra di utilizzare il tam-
          micetto nero. «Ieri sono stato al mare   tenza… via!»                    burello. Che cosa potremmo usare
          con…»                              L’aula sezione si riempie di parole in-  noi? Quale gioco possiamo inven-
          Il racconto di Furio viene brusca-  comprensibili, che rimbombano, en-   tare?
          mente interrotto dalla gattina Penny,   trano nelle orecchie come rumori e   Accogliamo eventuali proposte e, se
          che inizia a saltellare e interviene   non lasciano traccia. Dopo qualche   possibile, sperimentiamole.
          senza aspettare il permesso della ma-  minuto, la maestra batte il tambu-  Poi, proponiamo noi un gioco. Pren-
          estra: «Anche io sono stata al mare   rello e finalmente torna il silenzio.   diamo un gomitolo dalla cesta e di-
          con i miei nonni, è stato bellissimo! Il   Penny ha il musetto arrabbiato. La   sponiamoci in cerchio; quindi di-
          mare non stava mai fermo, l’ho lec-  maestra si rivolge a lei: «Contenta   ciamo ai bambini che faremo delle
          cato e non era buono, mi sono ba-  Penny?».                            domande a cui potranno rispondere
          gnata tutte le zampine e si sono riem-  «Neanche un po’, ho raccontato le   solo quando consegneremo loro il
          pite di sabbia, poi…».             cose belle che ho fatto ieri e nessuno   gomitolo. Iniziamo con la domanda

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