Page 21 - Nuovo Gulliver News Ottobre 2023 - Interni
P. 21
CLIMI E RELAZIONI
sociale, delle organizzazioni e del la-
voro sono sostanzialmente concordi:
il conflitto, quando non è finalizzato
ad annientare l’altro, non è una pa-
tologia delle dinamiche relazionali,
ma un sintomo di salute, un indi-
catore che le cose funzionano e un
potenziale elemento di crescita che
consente di migliorare i rapporti e la
convivenza.
Nel contesto scolastico si manife-
stano forme diverse di conflitto. Può
essere intrapsichico, come quando
si percepisce un’inadeguatezza tra © Freepik.com
le richieste esterne e la nostra forma-
zione/competenza; o interpersonale,
come quando ci si trova in contrasto data dal fatto che spesso i conflitti «Io mi sono sentito offeso» rispetto a
con un collega sull’approccio didat- non mettono in gioco una sola di «Tu mi hai offeso», «Quella cosa mi
tico da seguire; o intragruppo, cosa queste componenti, ma una combi- ha fatto sentire male» anziché «Mi
abbastanza frequente nelle com- nazione di esse. La compromissione hai fatto stare male».
plesse relazioni che si instaurano in emotiva, ad esempio, è praticamente Bisogna poi cercare in ogni modo
un plesso scolastico; o intergruppo, sempre presente. Inoltre il conflitto di ricondurre il confronto ai fatti,
della serie noi e quelli delle secon- non viene sempre a galla, anzi molto evitando giudizi di carattere generale
darie o della segreteria, oppure noi spesso nella scuola rimane a livello che coinvolgano la persona oltre
Scuola e il Governo, o il Sindacato, latente, creando situazioni che sono, l’evento. Il giudizio, in generale, è
o i genitori. proprio per questo, ancora più peri- un’arma molto pericolosa e lo sforzo
La situazione è più complessa colose e potenzialmente distruttive. che si dovrebbe fare per uscire dal
quando ci troviamo di fronte a un conflitto è quello di sospenderlo.
conflitto d’interessi, ossia quando le COME GESTIRE E RISOLVERE I Infine, quasi sempre la soluzione sta
parti in causa hanno bisogni/desideri CONFLITTI nella ricerca di un compromesso in
diversi e la posizione dell’altro viene La prima regola è quella di evitare l’e- senso positivo, che consenta di risol-
vissuta come un ostacolo al loro sod- vitamento: meglio affrontare subito i vere il conflitto mediante un accordo
disfacimento. Un’altra categoria è guai relazionali agendo in modo che accettabile per tutte le parti.
quella dei cosiddetti conflitti emo- il conflitto possa diventare un’occa- In definitiva, per far fronte al conflitto
tivi, la cui origine è legata allo stile sione di confronto e di crescita. È serve una buona negoziazione. È un
relazionale: non tanto a cosa si fa o opportuno, a questo proposito, avere grave errore credere che le proprie
si dice, ma a come lo si fa o si dice. ben presente che la ricomposizione è ragioni siano più valide di quelle
Infine troviamo i cosiddetti conflitti impegnativa e talvolta non basta un degli altri e per questo debbano es-
valoriali, quelli più pericolosi e più solo tentativo. È questo che manca sere imposte. I tavoli di confronto in
difficili da comporre. Si può trovare spesso nella relazione a scuola: fai cui lavorare per giungere a decisioni
un accordo sugli interessi o sugli stili un tentativo di riappacificazione con condivise non sono una perdita di
relazionali, ma quando si toccano le un/una collega e ottieni indifferenza tempo: sono una ricchezza che, ol-
corde più profonde del nostro essere, o addirittura derisione. tre a garantire la democrazia, fanno
allora le cose si intricano tremen- Si deve assolutamente evitare di par- diminuire la conflittualità e aumen-
damente. Una complicazione poi è tire colpevolizzando l’altro. Meglio tano il benessere collettivo.
NUOVO NEWS n. 243 ottobre 2023 19