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Storia
Dalla successione alla FIGURA n. 1 tagliare i disegni e disporli sui ban-
contemporaneità Prima io aspetto in silenzio chi in ordine cronologico. In seguito
Osserviamo le due linee e avviamo mentre l’insegnante apre il distribuiamo ai gruppi delle strisce di
registro elettronico. Poi ascolto e in-
una conversazione per far riflettere la tanto l’insegnante legge i nostri nomi. carta che avremo preparato in prece-
classe su come si svolge l’appello, fa- Quando dice il mio nome rispondo denza, tutte della stessa altezza ma
cendo emergere che alcune azioni dei “Presente!”. Dopo aspetto la fine di due differenti colori e di due lun-
bambini e dell’insegnante avvengono dell’appello e nel frattempo l’inse- ghezze diverse.
gnante continua a leggere. Infine mi
nello stesso momento. preparo per iniziare la lezione e con- Chiediamo di associare a ogni azione
4 Come potremmo far capire che temporaneamente l’insegnante chiude di Mirko una striscia lunga o corta in
certe azioni avvengono nello stesso il registro elettronico. base alla sua durata. Al termine, con-
momento? frontiamo le scelte fatte. Quindi attac-
Lasciamo che gli alunni discutano e e contemporanee narrate. chiamo le strisce sulla lavagna, rispet-
propongano soluzioni e proviamo a tando l’ordine temporale delle azioni
mettere in atto quelle più realizzabili, Quanto dura? individuato prima, in modo da formare
poi avanziamo noi un suggerimento. Domandiamo alla classe: “Quanto una linea delle durate relativa alla mat-
Collochiamo la linea temporale riferita dura l’appello? Tanto o poco?”. Acco- tina di Mirko; esortiamo ogni team a
all’insegnante sotto quella che acco- gliamo le risposte, poi sollecitiamo il fare lo stesso utilizzando un foglio in
glie le azioni dei bambini. Facciamo confronto con la durata di altre azioni, formato A3 che avremo messo a dispo-
“leggere” la prima azione della linea come guardare un episodio di un car- sizione. Al termine facciamo incollare
in alto (“io aspetto in silenzio”) e do- tone animato, disegnare e colorare un ogni disegno sotto la relativa striscia.
mandiamo: “Che cosa fa l’insegnante cane o mettersi la giacca (scegliamo Infine promuoviamo un’ulteriore ri-
intanto?”. Individuiamo l’azione cor- azioni che si possano facilmente com- flessione sulla durata delle azioni di
rispondente e uniamo le due illustra- piere in aula). Mirko e ordiniamole insieme dalla più
zioni con una freccia a punta doppia Esortiamo ciascuno a dire quali azioni breve alla più lunga.
realizzata con del cartoncino, poi secondo lui durano meno dell’appello Distribuiamo la scheda n. 2 per una
scriviamo su un cartellino la pa- e quali durano di più, quindi, in caso verifica.
rola “intanto” e attacchiamolo ac- di dubbi, eseguiamole per verificare
canto alla freccia. Procediamo in le ipotesi.
questo modo anche con le altre azioni Poi organizziamo la classe in gruppi FASE della CONCLUSIONE
utilizzando differenti parole che indi- e consegniamo a ognuno una copia
cano contemporaneità (nel frattempo, della figura seguente, che rappresenta E nel resto della
mentre, contemporaneamente…). Al alcuni momenti della mattina di un scuola?
termine, chiediamo a un gruppo alla bambino di nome Mirko. Effettuiamo con gli alunni una rico-
volta di leggere il grafico temporale gnizione di vari ambienti della scuola
ottenuto usando le nuove parole ap- (aule, palestra, uffici…) per scoprire
prese per mettere in relazione le azioni quali attività vi si stanno praticando
unite dalle frecce a punta doppia. In- in quel momento e scattiamo delle
fine, ripercorriamo collettivamente lo fotografie. In aula, proiettiamole alla
svolgimento dell’appello dall’inizio LIM e invitiamo i bambini, a turno, a
alla fine (v. figura n. 1). Per la verifica raccontare ciò che avviene a scuola
utilizziamo la scheda n. 1, che pro- utilizzando anche le parole della con-
pone nella terza attività una situazione temporaneità.
non nota: gli alunni dovranno indivi-
duare lo schema temporale corrispon-
dente a una serie di azioni successive Invitiamo i membri di ogni team a ri-
NUOVO NEWS n. 243 ottobre 2023 37