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MUSICA 2-3
di Simona FASSINI FAZIOSimona FASSINI FAZIO
Dalla progettazione gli spazi già organizzati per la precedente attività e speri-
mentando ogni volta una modalità differente (danzare, di-
segnare, ecc.). Al termine, accogliamo le impressioni degli
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
• Riconoscere le caratteristiche del suono. alunni, invitandoli a confrontarsi liberamente in una con-
versazione collettiva finalizzata sia a scoprire le caratteristi-
COSA VERIFICARE
• Discrimina le caratteristiche del suono. che dell’ascolto passivo e attivo sia a comprendere le moti-
vazioni della maggiore o minore aderenza di tali approcci
CONNESSIONI
Italiano: la rima, le parole onomatopeiche. alla propria personale esperienza della musica.
Arte e Immagine: gli animali.
Attenti!
Ascoltando, ascoltando… In palestra, sfidiamo i bambini in un gioco di attenzione
uditiva, tanto semplice quanto divertente. Dopo averli in-
Miao vitati a disporsi in piedi in ordine sparso, sollecitiamoli a
In palestra, invitiamo i bambini a sedersi a terra in cerchio muoversi seguendo un nostro comando, ad esempio dei
e diciamo che ascolteremo un brano musicale; chiediamo battiti regolari eseguiti con un triangolo. Gli alunni proce-
di aiutarci a organizzare lo spazio per creare postazioni di dono adeguando la velocità dell’andatura al modello of-
ascolto congeniali alle loro modalità consuete di fruizione ferto dai suoni. A un tratto, a nostra discrezione, inseriamo
della musica. A questo scopo, avviamo una conversazione un evento acustico nuovo, come le stesse percussioni del
per comprendere in quale modo sono soliti ascoltare musica, triangolo ma tenendolo stretto fra le mani per modificarne
quali generi prediligono e per quali motivi e se hanno mai il timbro, “strozzando” il suono, per segnalare ai bambini di
ascoltato e apprezzato un brano lirico. Sulla base delle sedersi immediatamente, dove si trovano. Riproponiamo il
considerazioni emerse, prepariamo lo spazio al meglio, gioco precedente con una variante. Noi, e successivamente
poi avviamo la riproduzione di Duetto buffo di due gatti un alunno a turno, guidiamo la camminata dei bambini con
di Gioacchino Rossini collegandoci al link https://youtu. battiti regolari su un tamburello. A nostra discrezione, ogni
be/TUzg-jdldBc. Al termine, avviamo un confronto collet- tanto inseriamo nella sequenza una percussione più forte,
tivo per sintetizzare che si tratta di un duetto, cioè di due prodotta all’improvviso, senza un crescendo preliminare:
voci che cantano insieme; le parole sono completamente sarà il segnale che invita tutti a fare un salto, per poi prose-
sostituite dal verso del gatto; i gatti giocano fra loro, a volte guire a camminare. Poiché non ci sono regole precise che
sembrano tristi, si divertono, si chiamano e si rispondono. governano la serie di battiti, possiamo richiedere anche due,
tre o più salti in successione, oppure gestire lunghi tratti
Ascolto e… senza salti. Se desideriamo aumentare la difficoltà del gioco,
Coinvolgiamo la classe in un’attività di ascolto attivo e pas- possiamo inserire battiti più o meno forti per indicare salti
sivo. Facciamo ascoltare nuovamente Duetto buffo di due più o meno alti, pause per richiedere di fermarsi sul posto,
gatti, segnalando personalmente i cambi con un battito di cambi di timbro (utilizzando un pennello al posto del bat-
mani: facciamo alternare momenti di ascolto attivo, molto tente) per esortare tutti a cambiare andatura (a gattonare), o
concentrato e intenzionale (ad esempio, stesi a terra o sui combinare più imprevisti nella medesima sequenza.
materassini), ad altri in cui tutti devono per forza ascoltare
passivamente il brano, impegnandosi in altro e sfruttando RISORSE ONLINE SU MYGULLIVER.IT
NUOVO NEWS n. 255 gennaio 2025 237