12
indicazioni per il curricolo
rapido sviluppo. In base ai dati, la situazione dell’istruzione dei giovani
viene ricondotta a tre grandi sfide: quella della quantità, quella della
qualità, quella dell’equità.
Per quanto concerne la quantità, il dato più sorprendente è che
i livelli di istruzione degli studenti di alcuni paesi dell’Asia orientale
risultano più elevati di quelli dei loro coetanei europei e di quelli degli
stessi Stati Uniti. In Corea, ad esempio, il 97% dei cittadini tra i 25 e i
34 anni ha completato l’istruzione superiore; anche considerando un
settore più esteso della popolazione, dai 25 ai 64 anni, questo stesso
paese è davanti all’Italia.
Relativamente, poi, al numeromedio degli anni di scolarizzazione
della popolazione adulta, la Norvegia occupa il primo posto con 14
anni, e il Portogallo l’ultimo con otto anni; l’Italia è nelle ultime posi-
zioni, superando di poco Portogallo, Messico e Turchia.
Per la seconda sfida, relativa alla qualità degli esiti che gli studenti
generalmente conseguono, nel
Rapporto
si sottolinea che la capacità
dei Paesi O.C.S.E. di competere nell’economia globale dipenderà in
larga misura dalla loro possibilità di poter contare su competenze di
elevato livello: “
Ciò, a sua volta, dipenderà da significativi miglioramenti
nella qualità dei risultati scolastici e da una più equa distribuzione delle
opportunità di apprendimento
” (
Indicazioni O.C.S.E.
2006).
È significativo sottolineare, a questo proposito, che buona parte
dei sistemi scolastici dell’Asia Orientale consegue l’obiettivo di per-
dere pochi studenti, mentre nell’Unione europea i tassi di dispersione
sono ancora molto elevati. Le cose tendono, poi, a peggiorare se si
considerano i dati dell’apprendimento di alcune discipline, quali la
matematica, in cui oltre un quarto degli studenti italiani ha ottenuto
nelle prove PISA una scarsa valutazione.
Infine, per quanto concerne la terza sfida, quella dell’equità, il
problema tuttora irrisolto in molti Paesi O.C.S.E. è quello della scarsa
mobilità sociale nell’istruzione, derivante dal fatto che gli studenti
appartenenti ad ambienti sociali ed economici svantaggiati e deprivati
non hanno ancora le stesse opportunità degli alunni che apparten-
gono ai ceti medi ed alti. Il legame tra ineguaglianza sociale e risultati
scolastici scadenti è forte in molti Paesi, dalla Germania alla Francia,
dall’Italia agli Stati Uniti; fanno eccezione la Finlandia e il Canada,
mentre in cinque dei sei Paesi asiatici l’ambiente di provenienza incide
in maniera irrilevante sul successo scolastico.
Occorre sottolineare che i dati confortanti di molti paesi emer-