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indicazioni per il curricolo
per porre rimedio alla crisi si sono concretizzati in una serie di
innovazioni, compresi due tentativi di riforma, che se da un lato
non possono essere ricondotte ad un disegno organico, condiviso
dalla stragrande maggioranza degli italiani, dall’altro hanno assunto
carattere di episodicità e di frammentarietà che non ha certo con-
tribuito a favorire l’individuazione di adeguate soluzioni. La forte
contrapposizione politica degli ultimi tempi ha, poi, inferto il colpo
di grazia a qualsiasi proposta di riforma, comprese quelle di maggior
spessore culturale.
Il nostro sistema formativo ha, così, visto i propri operatori,
soprattutto i docenti, vivere una fase di disorientamento, dovuto
al susseguirsi di proposte e controproposte che hanno richiesto un
continuo riadeguamento del loro modo di lavorare. D’altro canto,
essi sono stati progressivamente costretti a farsi carico di nuove
problematiche, soprattutto legate all’educazione, con un numero
infinito e indistinto di nuovi compiti e di funzioni, anche di supplenza
ad altre istituzioni fondamentali, che hanno fatto ad essi smarrire il
senso e la direzione del proprio cammino professionale.
Certamente, su tale stato di cose ha influito anche la grande
rapidità dei cambiamenti dell’odierna società, che ha posto in crisi
gran parte delle sicurezze tradizionali e anche quando si riescono a
conseguire soluzioni equilibrate, esse vengono ben presto superate
da nuove convinzioni e da rinnovate istanze: la stessa enciclopedia
del sapere ha oggi assunto un forte carattere di instabilità e di pre-
carietà.
Questo complesso di fattori ha affievolito il valore che un tempo
era riconosciuto alla formazione scolastica, anche se occorre sotto-
lineare che tale fenomeno non è comune a tutti paesi europei e a
quelli maggiormente industrializzati. L’importanza della preparazione
di base è, infatti, ancora riconosciuta come propedeutica ad un ade-
guato inserimento nel mondo del lavoro e della ricerca, così come
è considerato un capitale strategico la valorizzazione intellettuale
delle nuove generazioni: in questo senso, la prospettiva che prevale
è quella dell’
apprendimento per tutti
, secondo cui ciascun alunno
deve essere posto nella condizione di poter valorizzare appieno le
proprie potenzialità e capacità.
La realizzazione del diritto all’apprendimento per ciascuno e
per tutti i ragazzi deve essere riconfermata come una priorità poli-
tica anche per il nostro Paese; essa deve concretizzarsi in un forte
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