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istruzioni per l’uso
dell’autonomia scolastica e del curricolo locale; né è stato semplice
per le scuole armonizzare l’offerta formativa facendo riferimento a
principi di obbligatorietà, facoltatività, opzionalità.
Tale difficoltà si è tradotta, poi, nella suddivisione tra discipline
ed educazioni, tra attività obbligatorie, facoltative e opzionali che di
fatto hanno frammentato il curricolo, consentendo alle famiglie anche
di rinunciare per i propri figli ad una parte a volte significativa delle
attività proposte dalle singole istituzioni scolastiche.
Tutto ciò ha reso quasi inevitabile un intervento di ridefinizione
che consentisse di superare i limiti e la provvisorietà del disposto del
decreto n. 59/2004. Il Governo, dal suo canto, ha ritenuto impor-
tante esercitare le prerogative che ad esso assegna l’articolo 8 del
Regolamento dell’autonomia, D.P.R. n. 275/1999, che prevede che
il Ministro, acquisito il previsto parere delle relative commissioni par-
lamentari relativamente alle linee e agli indirizzi generali degli studi,
sia chiamato a definire: gli obiettivi generali del processo formativo;
quelli specifici per le competenze da acquisire da parte di alunni e
studenti; le attività e le discipline e il loro monte ore annuale per la
quota nazionale di curricolo; gli orari obbligatori annuali composti
dalla quota nazionale e da quella locale per il curricolo. Sempre
il Regolamento stabilisce che è compito delle singole istituzioni
scolastiche quello di definire la quota del curricolo locale in modo
da integrarla a quella nazionale e delineare il complessivo piano
dell’offerta formativa.
5. Dall’anno ponte all’anno laboratorio
Le attuali Indicazioni per il curricolo sono state precedute da
un’attività di elaborazione e di definizione affidata a gruppi di lavoro
che, anche con la
supervisione
del filosofo francese Edgar Morin e
con il coordinamento di Mauro Ceruti, hanno prodotto il documento
Cultura Scuola Persona
, presentato il 3 aprile scorso ed inserito
nella parte iniziale del testo delle stesse Indicazioni.
In occasione della presentazione, lo stesso Edgar Morin ha voluto
dimostrare la propria partecipazione e condivisione, affermando, tra
l’altro, che “
Cultura scuola e persona sono inscindibili e per questo è
stato giusto definire con questi tre termini il documento culturale che
fungerà da base per le prossime Indicazioni Nazionali. Voglio apprendere
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